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Petrolio e benzina dall’aria: una nuova tecnologia all’avanguardia… ma serve?

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Questa nuova e promettente tecnologia made in UK, permette di ricavare dall’aria e dal vapore acqueo, petrolio e benzina, catturando l’anidride carbonica dall’atmosfera e per mezzo di un processo chimico combinarlo con l’idrogeno formando del metanolo, successivamente raffinato in benzina.

Non è solo un progetto futuribile, ma giàconsolidato, grazie all’Air Fuel Synthesys che dallo scorso agosto è già riuscita a produrre 5 litri di carburante. Tuttavia c’è un MA: purtroppo l’energia necessaria a concludere il processo appena descritto è molto elevata e quindi allo stato attuale sarebbe controproducente; quindi al momento lo scopo della società britannica sarà quello di realizzare una specie di impianto pilota, capace di produrre una tonnellata di petrolio al giorno.

Petrolio e benzina dall'aria: una nuova tecnologia all'avanguardia... ma serve?

Successivamente negli anni, e con l’ausilio delle energie rinnovabili, sarà possibile commercializzare il brevetto, realizzando carburante dall’aria e allo stesso tempo ridurre drasticamente le percentuali di anidride carbonica – CO2 – dalla nostra atmosfera, riducendo l’inquinamento e l’effetto serra.

Un pensiero però mi attanaglia: ma invece di entrare in questo circolo vizioso che ci vede alle soglie del 2013 ancora utilizzare benzina nei trasporti e cercare nuove tecnologie per crearne di più che allo stesso tempo inquina e modifica il clima invece che debellarci da questa schiavitù, perché non si riesce definitivamente a puntare ai trasporti basati su elettricità?

Già con le attuali fonti energetiche rinnovabili, saremo più che in grado di sostenere le auto elettriche private e sostanzialmente ad impatto zero sull’ambiente – pensate a semplici pannelli fotovoltaici – voi che ne pensate, è davvero utile una tecnologia del genere?

Foto credits by Eli Duke

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