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Twitter. Per me, dati alla mano, potrebbe chiudere i battenti

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Ogni tanto mi viene da pensare alla reale utilità di Twitter, soprattutto quando leggo alcuni post che ne analizzano tendenze e funzionalità, uno su tutti scritti da Antonio Lupetti: Il costo di Twitter in termini di emissione di CO2. Con colossi del social networking come Facebook, sinceramente la reale utilità di Twitter è andata a farsi benedire da un bel po’.

E quindi viene da chiedersi, perché alcuni webmasters si ostinano ancora ad utilizzare questo servizio? Probabilmente si aspettano che i loro followers passino a trovarli presto nei loro blog e siti, ma se questa è la speranza credo proprio rimarrete delusi.

Uno studio condotto da sysmos, una società di ricerca americana specializzata nell’analisi dei social media network, ha recentemente rilasciato uno studio riguardante 1,2 miliardi di cinguettii postati negli ultimi due mesi, valutando la loro efficacia in termini di comunicazione e propagazione della stessa.

Ebbene i risultati sono sconcertanti: il 71% dei tweets non ottiene alcuna reazione! Solo il 23% del totale ottiene una risposta (@reply) ed il 6% rimanente ottiene un rilancio o Re-Tweet (RT). Qundi significa che ogni 10 tweets solo 3 generano una reazione!

Twitter. Per me, dati alla mano, potrebbe chiudere i battenti

RT e reply vengono eseguiti nella prima ora di vita del tweet orignario, e pensate bene sono l’1,53% delle conversazioni innescate da reply hanno una profondità maggiore di 3 risposte, tutto le restanti si fermano prima: per un quadro più completo vi invito a visionare il report dello studio, direttamente su sysmos: inside Twitter.

A questo punto mi chiedo… a chi serve Twitter? Probabilmente solo alle celebrità hollywoodiane che informano i loro fans su tradimenti e pettegolezzi, ma per il resto, oltre a produrre ogni giorno 420 tonnellate di CO2 a cosa serve?

Sono curioso e attendo numerosi i vostri pareri: Twitter SI oppure NO?

3 risposte

  1. poi qualcuno mi spiegherà a cosa serve facebook…
    o si sceglie di sopportare le altrettante emissioni di CO2 di facebook solo perché è un social network caratterizzato, permeato, influenzato irrimediabilmente dalla solita stupida sete da voyeur. la differenza è solo lì. twitter nasce come un microblogging. facebook nasce e cresce smisuratamente per l’insana voglia di farsi i fatti altrui e non solo…facebook cresce così come cresce il consumo di viagra. penso ci sia una relazione tra l’incapacità di “provarci” con una tipa e le varie ansie di prestazione con il successo di facebook (dove è tanto facile provarci con tutte).

    se ci riesco vorrei tanto mettere in relazione, anche su un grafico le due crescite.

    1. Che dirti Alessandro…
      io non utilizzo tantissimo Facebook, ma l’unica cosa per cui mi sono iscritto è perché ho ritrovato vecchi compagni di scuola altrimenti perduti… d’altro canto almeno l’interesse per Facebook è abbastanza evidente: programmi di sponsorizzazioni, pubblicità, ecc… su Twitter non c’è neppure la possibilità di fare marketing…

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