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All’ospedale San Camillo di Roma, si aprono nuovi orizzonte nella radiodiagnostica d’emergenza: arrivano le diagnosi dell’assistente virtuale
All’ospedale San Camillo di Roma, l’intelligenza artificiale (AI) sta rivoluzionando il modo in cui vengono esaminate le radiografie. Grazie all’introduzione di un assistente virtuale, i medici possono ora contare su una seconda lettura in tempo reale delle immagini radiografiche. Questo strumento innovativo offre un supporto prezioso nella diagnosi di lesioni osteoarticolari e patologie polmonari, migliorando significativamente la qualità dell’assistenza ai pazienti.
Da circa sei mesi, la Uosd Radiologia di emergenza/urgenza del San Camillo ha avviato una sperimentazione per testare l’efficacia dell’intelligenza artificiale nella radiodiagnostica. Sotto la guida del direttore Michele Galluzzo e con il supporto del team composto da Riccardo Ferrari e Annarita Caporaso, si è proceduto all’implementazione di software avanzati capaci di analizzare le immagini radiografiche con precisione sorprendente. Questa iniziativa mira a ottimizzare i tempi e le risorse disponibili, garantendo al contempo esiti diagnosi più accurati.
L’utilizzo dell’intelligenza artificiale come “secondo lettore” rappresenta un passaggio fondamentale verso l’innovazione nel campo della radiologia d’emergenza/urgenza. Il software acquisito è in grado non solo di identificare lesioni osteotraumatiche come fratture o versamenti ma anche di fornire indicazioni cruciali per la diagnosi di patologie polmonari urgenti. In questo modo, anche nei casi più complessi o nelle situazioni difficili – ad esempio con pazienti allettati – il supporto alla decisione clinica diventa più rapido ed efficace.
Michele Galluzzo sottolinea che l’intelligenza artificiale non intende sostituire il lavoro dei medici ma agisce come uno strumento complementare che migliora le performance diagnostiche. Riccardo Ferrari aggiunge che nell’ambiente altamente tecnologico della radiodiagnostica, l’A.I. permette ai professionisti sanitari di interpretare correttamente le immagini mediche grazie a automazioni avanzate e supporti alla diagnosi precisi.
Per garantire un utilizzo efficace delle nuove tecnologie basate sull’A.I., è stato necessario organizzare sessioni formative dedicate al personale medico e tecnico dell’ospedale San Camillo-Forlanini. Annarita Caporaso evidenzia l’eccellente rapport qualità-prezzo del sistema acquisito come fattore chiave nel mantenimento degli standard qualitativi delle prestazioni offerte dall’ospedale senza gravare sul bilancio sanitario pubblico. Quest’iniziativa si inserisce in un progetto più ampio volto a posizionare l’Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini all’avanguardia nell’utilizzo delle tecnologie basate su intelligenza artificiale nel settore sanitario laziale, promettendo ulteriori sviluppi nell’immediato futuro per affrontare patologie tempo-dipendenti con ancora maggiore efficienza.
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