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Sicuramente avrete fatto caso, che nelle statistiche di WordPress Stats, compare svariate volte nella sezione “Termini ricercati nei motori di ricerca” – o in inglese “Search engine terms” – la parola encrypted_search_terms, che verosimilmente è un semplice avviso che nasconde la chiave di ricerca che è stata utilizzata per raggiungere il nostro blog.
Con i nuovi cambiamenti della privacy di Google infatti, per tutti coloro che utilizzano il motore di ricerca, dopo aver effettuato l’accesso al proprio account, saranno automaticamente nascoste – criptate – le keyword ed i termini utilizzati nelle proprie ricerche.
In WordPress Stats tale cambiamento ha destato subito allarme, in quanto numerosi blog in tutto il mondo – il mio compreso – hanno iniziato a vedere tra le parole di ricerca più utilizzate, il termine encrypted_search_terms. Da un punto di vista SEO questo cambiamento è davvero molto problematico, tuttavia utilizzando Google Webmaster Tool, si può bypassare facilmente – almeno in minima parte, e per quanto riguarda i piccoli blog – in quanto lo strumento di Google a disposizione dei webmaster è in grado di fornire le top 1.000 query di ricerca per il proprio sito, relativamente agli ultimi trenta giorni: sempre meglio di niente!
Rimane quindi questo gravoso problema, che in sostanza ci impedisce di conoscere con quali chiavi di ricerca, i visitatori arrivano sul nostro blog e quindi di migliorare i nostri contenuti in base a tali informazioni, e di conseguenza non sarà più tanto semplice comprendere se i nostri sforzi per una buona SEO, stanno andando nella giusta direzione, raccogliendo i giusti frutti.
Di fatto con un cambiamento di tale portata, l’impatto SEO potrebbe essere devastante, e senza dubbio è l’inizio di una lenta fine della gestione dei termini e chiavi di ricerca; e anche se tuttavia chi utilizza Google senza essere loggato, continuerà a passare le informazioni vitali sulle keyword ai webmaster ed ai sistemi di analisi e statistiche delle visite, l’unica speranza di fatto rimane che gli utenti di Google logghino il meno possibile ed evitino di lasciare l’account costantemente connesso, come tra l’altro, io stesso faccio.
Ora attendo veramente interessato, le vostre opinioni… che ne pensate?
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2 risposte
Grazie a te ho trovato risposta a questo termine che mi esce nelle query di ricerca…
Io non riesco sinceramente a capire perchè devono essere coperte le chiavi di ricerca, tanto se un tizio arriva nel mio sito con la parola tette per esempio, chi lo conosce??? e soprattutto mica ti dice nome e cognome di chi sta visitando la pagina…sembra fatto apposta per rendere la vita difficile a noi blogger…
Ciao Daniele,
oltre a un fatto di privacy dell’utente – con Analytics ad esempio puoi vedere in tempo reale la query e l’indirizzo IP – Google in questa maniera immagazzina dati vitali per i siti/blog che ovviamente saprà come far fruttare a tempo debito… magari con servizi a pagamento, per migliorare gli algoritmi di ricerca e cose simili…
Ciao!